Diritti e poteri by AA.VV

Diritti e poteri by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: democrazia costituzionale, democrazia parlamentare, ordinamento politico, ordinamento giuridico, rappresentanza politica, società civile
editore: Abele
pubblicato: 2021-04-18T22:00:00+00:00


2. Potere e libertà

Il mio discorso riguarda la natura, le specie, le varietà di «potere su», perciò considera il problema (complesso) del potere nell’ambito delle relazioni intersoggettive. In questa prospettiva, la nozione di potere va innanzitutto contrapposta alla nozione di libertà. Nella sua forma più generale, l’opposizione tra potere e libertà si può rappresentare analizzando la relazione tra due soggetti astratti, Tizio e Caio, dove Tizio — seguendo la definizione di Bobbio — si dice che ha potere su Caio in quanto, in qualche modo, influenza, condiziona o determina il comportamento di Caio; ossia quando è lecito pensare che il comportamento, le scelte, le azioni di Caio potrebbero, o avrebbero potuto, essere diverse da quelle che sono, o sono state, se fossero sottratte al potere di Tizio. In questa circostanza-tipo, si dice che Caio, rispetto a Tizio, non è libero, ovvero si trova in situazione di «non-libertà»; mentre Tizio è libero rispetto a Caio se, e nella misura in cui, Caio non ha a sua volta alcun potere su Tizio, ovvero in quanto Caio si trova, rispetto a Tizio, in situazione di «non-potere».

È ovvio che queste formule sono ampiamente insufficienti ad afferrare e a descrivere esaustivamente qualsiasi circostanza o relazione concreta di potere o di libertà. Ma esse servono a indicare la natura del rapporto tra i concetti di potere e di libertà. Ne risulta che l’idea di libertà, riferita al campo delle relazioni intersoggettive, è logicamente negativa, nel senso che è definita anzitutto dalla negazione del potere altrui. Dire che un soggetto è libero significa affermare che nessun altro soggetto ha, o esercita, potere su di lui. Reciprocamente, l’idea di potere è definita anzitutto dalla negazione della libertà altrui. Dire che un soggetto ha potere su un altro, significa affermare che gli nega la libertà, o meglio quella che i filosofi chiamano «libertà negativa». E la chiamano negativa appunto perché è definita dalla negazione di potere. Ecco la correlazione di esclusione reciproca tra potere e libertà, esposta nella maniera più semplificata.

Naturalmente, non intendo liquidare in questo modo intere biblioteche di discussioni filosofiche sui concetti di potere e di libertà, bensì soltanto fissare un punto di partenza per il mio discorso. Aggiungo, inoltre, che se la nozione di libertà è estremamente controversa, la nozione di potere è forse ancora più controversa. Un’infinità di problemi ulteriori, rispetto a quelli che ho finora indicato, possono essere sollevati a proposito degli usi comuni e specialistici del termine potere e delle possibilità di equivoco che si annidano in essi. Problemi che nelle lingue neolatine sono più accentuati che in altre: in italiano, ad esempio, «potere» vale come sostantivo e come verbo, e sia l’uno sia l’altro corrispondono, in altre lingue, a una pluralità di termini. Pensiamo a «potere» come sostantivo e al problema di tradurlo in tedesco: Macht o Herrschaft? Oppure a «potere» come verbo e al problema di tradurlo in inglese: can, may o be able? Qui metto da parte simili problemi e mi limito a ribadire che è comunque opportuno tenere ben



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